Macchiatore Antigas

Il dispositivo TUTORBANCOMAT EXPG è stato costruito per sopperire alla continua evoluzione dagli attacchi perpetrati sui dispositivi BANCOMAT con vari mezzi, meccanici, termici, sradicamento e con gas esplosivi.

L’ingegnerizzazione del prodotto ha permesso di inglobare in un unico dispositivo, la sezione che controlla il macchiabanconote contro gli attacchi di scasso e sradicamento e la sezione che neutralizza gli attacchi con gas esplosivi.

Nella progettazione e costruzione è stata posta una particolare cura al dispositivo per evitare i falsi allarmi. L’autodiagnosi del sistema ne verifica sempre il corretto funzionamento.
• Sicurezza
Tutti i componenti attivi sono racchiusi in un box costruito interamente in acciaio antitrapano al manganese. Lo stesso è installato sotto i cassetti dei contanti direttamente sul carrello del dispensatore.
Questa soluzione risolve importanti problemi di sicurezza
1. Non è possibile neutralizzare la bombola del propellente forando il box apparecchiature con il trapano – troppo distante dalle pareti della cassaforte e quindi, essendo il box antitrapano, la punta non fa presa.
2. Non è possibile forare il box con il cannello ossiacetilenico perché la fiamma non arriva fino al box e comunque è rilevata immediatamente dai sensori di radiazione termica (luce e calore) facendo intervenire il dispositivo.
3. E’ possibile forare il box con la mini lancia termica ma la fiamma è immediatamente rilevata dai sensori di radiazione termica (luce e calore) appena oltrepassa la parete della cassaforte facendo intervenire il dispositivo. Anche se l’attacco è portato da super esperti della lancia termica il tempo occorrente per neutralizzare la bombola all’interno del box è decisamente superiore rispetto alla velocità dei sensori di rilevazione.
4. Tutto questo naturalmente sarebbe vanificato se il box apparecchiature non fosse antitrapano e soprattutto se fosse montato a ridosso della parete cassaforte. Si potrebbe verificare, anche se il box fosse sensorizzato, che la foratura della bombola del propellente e la relativa perdita di pressione avvenisse prima che il liquido maculante fosse spinto nei cassetti vanificando la macchiatura delle banconote
• Installazione/Manutenzione
L’installazione del box apparecchiature avviene a incastro sotto il dispensatore di banconote
come se fosse un cassetto supplementare rendendo lo smontaggio e il rimontaggio in caso di manutenzione estremamente facile e veloce.

Comporta anche una serie di vantaggi quali:
• Innesto automatico della serpentina spruzzatrice all’inserimento dei cassetti in modo da rendere l’operazione automatica e del tutto trasparente all’operatore.
• Nessun tubetto in plastica visibile, solo un tubo in acciaio di grosso spessore onde evitare il taglio attraverso un piccolo foro con un gancio tagliente, anche con pareti protette.
• Percorso del liquido maculante molto breve

Componenti del maculatore
Un box con alloggiati:
Bombola contenente miscela antigas o gas inerte (a seconda del modello) con rilevazione
della pressione. (non possibile tecnicamente sul sistema antigas).
Versione antiesplosivo: – 1 bombola di anidride carbonica da 2,7 lt. allo stato liquido
(ogni bombola è corredata dal suo certificato di collaudo) completa di elettrovalvola a
basso assorbimento, assicura l’inibizione all’esplosione per 3 tentativi.
Versione con solo macchiatore: – 1 bombola da 3 lt. contenente gas a 10-11 atmosfere
e 1,2 litri di liquido maculante completa di valvola ad apertura con congegno pirotecnico
e manometro di segnalazione. La pressione si mantiene costante perché l’uscita del gas è
impedita dal liquido. Se si dovessero verificare delle microperdite della valvola sarebbero
subito rilevate dalla fuoriuscita del liquido colorante.
• Serbatoio in acciaio inox (versione antiesplosivo) contenente liquido maculante – litri 0,6 per cassetto. L’inchiostro colorante è del tipo ad alta penetrazione NON TOSSICO ; A disposizione scheda di sicurezza e dichiarazione ASL di Saronno.
• Una batteria ricaricabile del tipo ermetica che assicura 72 ore di funzionamento in assenza di alimentazione di rete
• Due sensori di inclinazione per controllare la posizione corretta dell’ATM. Intervengono innescando la maculazione se l’inclinazione dell’ATM supera i 15 gradi o se si verifica un brusco movimento (effetto tilt) in caso di sradicamento
– antisvellimento-.
• Una scheda elettronica di gestione a microprocessore con funzioni programmabili

Sulla scheda sono installati:
1. Sensore elettronico di temperatura per la rilevazione istantanea della variazione rapida della temperatura “delta temperatura” in modo da rilevare sia in aumento (caldo) sia in diminuzione (congelamento) la variazione brusca della temperatura stessa. Se questa condizione si verifica il dispositivo interviene.
2. Due sensori di temperatura tarati su 65/70 gradi con tempo di intervento di circa 2 secondi
3. Due sensori di radiazione termica – Novità – per rilevare immediatamente gli attacchi con cannello ossiacetilenico, mini lancia o foratura con utensili elettrici. I sensori scattano appena si perfora la corazza esterna del bancomat in qualsiasi punto.
4. Sensore di gas esplodenti ad ampio spettro e alta sensibilità con algoritmo di gestione digitale. Compensa automaticamente le piccole o lente variazioni di impurità presenti nell’atmosfera. Evita i falsi allarmi.
5. Sensore specifico di rilevazione gas metano
6. Interfaccia seriale RS 232 per programmazioni e gestione remota
7. Due ingressi ausiliari per “Allarme immediato” proveniente dalla sensoristica esterna
8. 4 relè contatto aperto/chiuso da usarsi per allarmi locali e remoti (sirena, lampeggiatore, combinatore telefonico Silent allarm, ecc.). Un relè è adibito alla segnalazione guasti un relè alla segnalazione dell’avvenuta attivazione del dispositivo un relè per lo spegnimento del bancomat un quarto relè per blocco apertura bancomat quando attivo il macchiatore
9. Contatto di blocco dell’apertura. Blocca l’apertura del battente quando il dispositivo è attivo, interfacciabile con serrature elettroniche Lem o di altra marca
Esternamente al box ci sono:
• Sensore magnetico (tamper) con tre reed per rilevare l’apertura del battente
• Sensore termico montato internamente al battente in prossimità di una chiusura
• Alimentatore con incorporato sistema di spegnimento ATM in caso di intervento del macchiatore
• Sensori chiusura per rilevare lo stato delle serrature
• Consolle di controllo da collocare all’esterno del bancomat, con 4 LED di segnalazione indicanti lo stato dell’apparecchiatura e sensore per chiave elettroni Secur Key

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